Abbiamo avuto i ricordi bellissimi e tante emozioni.
Grazie 10000 da Gruppo Avalon,
Alberto da Milano -Italia
“La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili.” Così scriveva qualche anno fa William Burroughs. Ed io voglio contagiarvi a partire per la Cambogia attraverso le sue parole proprio per farvi sapere che, al contrario di quel che molti pensano, questo ora è un paese vivace e sicuro, nonché bellissimo. Quindi non rimanete immobili e prendete armi e bagagli in direzione del sud est asiatico. Ne vale veramente la pena.
La Cambogia innanzitutto è un paese tutto da scoprire e offre ad un prezzo decisamente economico molte tra le attrattive che i più cercano per un viaggetto di tutto rispetto all’insegna del relax e delle spiagge dorate. Ma non è solo questo, anzi. Per questa prima parte del racconto sulla mia esplorazione cambogiana vi parlerò principalmente della meta più conclamata della Cambogia, ovvero, Siem Reap.
Questa città nata appositamente per ospitare il turismo sempre crescente dedicato ai templi di “Angkor” è stata una bella sorpresa. Perché, al contrario di quello che mi ero immaginato, mi sono trovato di fronte una ridente cittadina di provincia con i suoi divertimenti. Ben inteso che visitare i templi non è cosa facile per chi non è ben allenato a camminare a temperature che a volte sfiorano i 40° e quindi risulta essere faticoso, ma è una delle esperienze più belle che ho fatto nella mia vita quindi ve la consiglio vivamente. Come vi consiglio, al vostro ritorno, anche ad qualche svago e qualche posto dove potersi rilassare e divertire a prezzi più che concorrenziali.
Ma prima di svelarvi tutto quello che si può trovare è essenziale arrivare a Siem reap con un mezzo economico. Nel mio viaggio, dove avevo molto tempo e pochi soldi la scelta è ricaduta su un volo low cost con la Nokair da Bangkok a Phnom Penn, dove poi mi sono imbarcato lungo il fiume che bagna la capitale cambogiana per arrivare a solcare le acque del lago Tonle Sap solamente perché ero intenzionato a visitare la capitale. Anche se a tratti risultò essere un viaggetto avventuroso ve lo consiglio perché potrete vedere tutte le sfaccettature di un paesaggio stupendo passando dal fiume e dal lago appunto, però, se il vostro tempo è limitato potrete prenotare direttamente un volo su Siem Reap, via Bangkok. Sicuramente ne trarrete un vantaggio, ovvero, eviterete le strada cambogiane che sono un vero e proprio disastro se non siete intenzionati a farvi come me sei ore di battello.
Bene, una volta giunti in città dovrete procurarvi un alloggio, e per questo non ci sono particolari problemi se non capitate nei periodi di massima affluenza legati al capodanno cinese o a feste locali per le quali vi converrà prenotare prima.
In ogni caso, le strutture che ho preferito sono legate alla pulizia (minima) richiesta e alla economicità. Potrete tranquillamente dormire in una camera doppia per poco meno di 10 dollari al giorno con il bagno in camera a 5 minuti di cammino dal centro della città e dal mercato. Risolto il problema della sistemazione non vi rimarrà altro che decidere, in base al vostro interesse e al vostro fisico, quanto intendere rimanere per visitare i templi.
La mia scelta fu quella di rimanere una settimana intera anche perché il biglietto d’ingresso ad Angkor non è a buon mercato e per 3 giorni d’ingresso utilizzabili in una settimana anche non continuativa chiedevano 40 $. Non poco considerando i prezzi del posto. Il biglietto si fa all’ingresso del sito archeologico quindi ancora dovrete fare un ultimo sforzo prima di lanciarvi all’esplorazione dei vari templi e incamminarvi per le strade cittadine in cerca di un remork. Oppure, se preferite organizzarvi con altri mezze dovrete comunque andare a scegliere in che modo preferite visitare i templi.
Io adottai la tecnica di contrattare il prezzo scegliendo il ben più comodo e modulabile remork, ovvero il trasporto più comune in Cambogia. Trattasi un motorino con annesso carretto che può trasportare fino a 4 persone più il guidatore in tutta “comodità”. Ovviamente queste piccole attività, gestite per la maggior parte dai cinesi, non hanno tariffe ben definite quindi sta a voi contrattare sul prezzo e sulle modalità di trasporto. In ogni caso ho visto che i conduttori di remork offrono un discreto servizio se si accorgono che le idee del viaggiatore di turno sono ben chiare vi conviene farvi un piano vostro per visitare i templi, però, se non ne volete sapere di leggervi guide e libri in merito ma vi interessa solo scattare qualche foto, in ogni caso, loro sono pronti ad aiutarvi scarrozzandovi in base alle effettive possibilità del mezzo per la giornata intera ad una cifra che si aggira attorno ai 15 $ -18$.
Terminate queste incombenze siete pronti a godervi la bellezza dei templi il giorno e la vita tranquilla e non che può offrirvi una piccola cittadina come Siem Reap la notte. Visto che l’albergo dove pernottavo era munito di ristorante annesso dove per 3$ potevo farmi preparare una colazione abbondante e con l’aggiunta di un dollaro in più portare con me panini per la merenda mi organizzavo in maniera tale da non essere costretto a comprare tutto durante il giorno mentre visitavo i templi; anche perché, per chi non soffre troppo il sole, è consigliabile visitare i più blasonati durante le ore dei pasti quando le comitive di turisti “tutto compreso” vengono portati a mangiare in
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Quindi il periodo che va da mezzogiorno alle due di pomeriggio risulta essere il momento migliore per godersi la pace dei templi e scattare alcune foto che renderanno bellissimo il vostro ritorno a casa. Se però il caldo vi soffoca e scegliete di riposarvi all’ombra di un ristorantino improvvisato non dovete comunque preoccuparvi perché vi costerà solo un dollaro o due in più mangiare comodamente senza essere costretti a portarvi sulle spalle il vostro zaino per tutto il giorno. Ma io avevo scelto la comodità del remork, rispetto alle biciclette o ai pulmini, per visitare i templi così ho preferito tagliare sul cibo e evitare per quanto possibili i pasti in loco.
Terminata la giornata di trekking dei templi, dopo una doccia ripulente e rinfrescante, vi consiglio di spendere qualche ora nel vecchio mercato Psar Chaa di Siem Reap che si trova a pochi passi dal centro cittadino e dalla via principale, ovvero la 8 street. Nel mercato infatti potrete passeggiare tranquillamente, rifocillarvi con un cocco o una spremuta fresca oppure comprare qualsiasi genere di merce o chincaglieria a prezzi tutto sommato modici. Ricordatevi che tutto intorno al mercato potrete gustare i buonissimi piatti della cucina Khmer e bere qualche birra angkor a cifre bassissime.
Terminata la visita al mercato vi consiglio un bel massaggio, magari ai piedi, nei tanti centri che incontrerete lungo il vostro cammino in direzione della più blasonata 8 street. Questi centri non sono di qualità eccelsa come quelli che si possono incontrare in thailandia però ve li consiglio ugualmente perché mi è capitato più volte di vedere turisti veramente presi dai dolori ai piedi e alle gambe da non riuscire a camminare nei giorni seguenti al primo.
Rilassati e rifocillati, considerando di aver speso tutto compreso una cifra inferiore ai 35$ starà a voi decidere se siete troppo low cost oppure no. Nel secondo caso sarebbe bello non tralasciare anche la vita notturna della cittadina che si svolge principalmente attorno alla 8 street, e quindi, di lasciarvi andare in qualche bar per gli ultimi drink prima di andare a letto.
Qui potrete sedervi e lasciar riposare le gambe mentre, a prezzi un pochino più alti ma comunque concorrenziali, potrete rilassarvi e godere del movimento presente nella via, delle luci al neon e della musica. Così facendo vi mischierete a tutti i turisti però potrete farvi deliziare il palato da ottimi piatti e da rinfrescanti cocktails serviti ghiacciati al tavolino, magari al secondo piano, di un pub.