Abbiamo avuto i ricordi bellissimi e tante emozioni.
Grazie 10000 da Gruppo Avalon,
Alberto da Milano -Italia
Il Bayon, la foresta di volti
Il Bayon significa la protezone supreme da Boddhisatva Avalokistesava e anche dagli santi per il regno dei Khmer. Il bayon era proprio il cosmo spirituale dei khmer antichi che desideravano ad avere dalla mano di sovrano un potere paranormale.
Ogni regno dal periodo antico aveva sempre una credenza fortissima nel potere paranormale. Gli antichi romani e greci avevano avuto il Pantheon e il Oplimpya. I cinesi religiosi credevano in Imperatore di Giada, buddha, boddhisatta, gli immortali, gli spiriti e avevano ognuno un tipo di tempio. Gli indiani credevano Trimurti e hanno tempi induisti.
Il Bayon è il tempio sacro della religione buddhista Mahayana alla fine del XII secolo, un'epoca splendida del buddhismo in sud asiatica dalla Cina, Vietnam, Champa. Il re Jayarvaman VII era un praticante buddhista e anche induista, aveva una tolleranza per tutte le religioni del paese perciò riusci ad unire tutto popolo della Cambogia.
Seguiamo la porta orientale principale per scoprire il mondo cosmico del passato. Il tempio induista segue la regola di asta da Est a Ovest. Il sole sorge portando la vita e poi tramonta a riposare per un nuovo giorno, un nuovo mondo, una nuova vita. Ci sono 54 templi nel Bayon, ogni tempio ha 4 volti di Avalochisteshava, con gli occhi a volta aperti per contemplare il mondo pieno di sofferenze, a volta chiusi in meditazione. Lo spirito di salvezza e di compassione era la fonte per l'imperatore a costruire il grandioso Bayon.
Il capo maestro architetto di questo mozzafiato edificio è stato Jayavarman VII la cui biografia facendoci a pensare ad un imperatore famoso cinese, Quin Shui Huang Di, quello ebbe costruito le gran muraglia. Stesso lui aveva avuto un periodo dell'infanzia in esilio, con le sofferenze, tutto cio che aveva cresciuto un gran personaggio, il dittatore o il buono. Il re Khmer ha vissuto un periodo in esilio in Champa dove il buddhismo Mayhayana aveva gia un posto insostituibile nella società una volta induista. Ritornò a sua patria e cacciò il suo invasore Cham. Diventò l'imperatore di un periodo splendido del regno Khmer.
I bassorilievi su muri di pietra raccontano tutte sue vittorie, le battaglie navali sul lago di Tonle Sap, le battaglie della fanteria in cui il re si trovò sempre in fronte dell'esercito. I bassorilievi sono dimostrati vividi e chiari con la precisione della scultura come se proiettasse un documentario millenario alle generazioni successive.
in questo documentario di pietra, la vita della società antica dei Khmer appare piano e piano non manca nulla.