Le tarantole fanno venire i brividi a molti per i loro corpi e le loro zampe, grossi e pelosi. Ma questi ragni sono innocui per l'uomo (a parte un morso doloroso), e in media il loro veleno è più debole di quello di una comune ape. Tra gli appassionati di aracnidi, questi ragni sono diventati dei popolari animali da compagnia.
Le tarantole lasciano il proprio scheletro esterno in un processo chiamato muta, durante il quale cambiano anche gli organi interni, come gli organi genitali femminili e il rivestimento dello stomaco, e rigenerano le appendici perse. Esistono centinaia di specie di tarantola, localizzate nella maggior parte delle regioni tropicali, subtropicali e aride. Variano nel colore e nel comportamento, a seconda dell'ambiente.
Generalmente vivono in tane scavate nel terreno. Sono lente e calcolatrici nei movimenti, ma abili predatrici notturne. Gli insetti sono la loro preda principale, ma puntano anche a bersagli più grossi come rane, rospi e topi. Il ragno mangiatore di uccelli del Sudamerica, come dice il nome, è in grado di cacciare piccoli volatili. Le tarantole non usano reti per intrappolare la preda, anche se possono tessere un filo che segnali quando qualcosa si avvicina alla tana. Questi ragni catturano con
le proprie appendici, iniettano un veleno paralizzante e liquidano la sfortunata vittima con le loro zanne.
Secernono anche degli enzimi digestivi per liquefare i corpi dei malcapitati per poterli risucchiare attraverso l'apertura orale a forma di cannuccia. Dopo un grosso pasto, una tarantola può non sentire il bisogno di mangiare per un mese. Le tarantole hanno pochi nemici naturali, ma le vespe
parassita pepsis sono una pericolosa eccezione. Questo tipo di vespa paralizza la tarantola con il pungiglione e depone le uova sul suo corpo. Quando le uova si schiudono, le larve si nutrono della tarantola ancora viva.
Il rituale di accoppiamento delle tarantole inizia quando il maschio tesse una ragnatela e deposita dello sperma sulla sua superficie. Per copulare usa il pedipalpo (una corta appendice a forma di zampa posta vicino alla bocca) e poi se riesce scappa via; a volte le femmine mangiano il maschio. Le femmine sigillano in un bozzolo sia le uova che lo sperma e lo conservano per un periodo che va dalle sei alle nove settimane, quando escono tra le 500 e le 1000 tarantole.
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